Quando cresci a piedi nudi nel sabbione e ti ritrovi a combattere con le calze color carne

....capisci che quando da piccolina al mare a Cattolica, il tuo vicino d'ombrellone tedesco aveva i calzini bianchi infilati ardentemente nelle sue Birkenstock marroni, l'Universo già stava mandando dei segnali. 

Da un piccolo Paese a metà strada tra l'Emilia e la Romagna, mi sono trasferita un anno fa nella mia amata BOLZANO.
Voi direte: Bolzano? Sì! Mi piacerebbe romanzare il mio trasferimento attraverso il racconto dell'inseguimento del vero-grande-amore, ma no, o meglio, l'amore c'è, ma nei confronti della città e degli amici giusti.

Giusti, fino a quando non mi scompensano l'animo con la calza color carne. Non so se avete mai trascorso l'Ultimo dell'Anno in Romagna, ma chi lo ha fatto sa che é sacrilegio non avere il sandalo gioiello che fa uscire pedicure all'ultimo grido e piedi nudi come mamma li ha fatti.

Capirete quindi il mio dramma, quando ho dovuto acquistare per un matrimonio primaverile, le mie prime CALZECOLORCARNE! 

Sono entrata da Calzedonia balbettando "esistono calze che non si vedano?" La risposta é stata: ESISTONO!

Quindi se vi vedo in giro con calze a 20/30 denari che nemmeno la mia nonnona che si reca al DISCAO (aka Discount) metterebbe, vi faccio picchiare da sole, altrimenti io vi farei troppo male.

Esistono delle alternative e perché non prenderle in considerazione, dato che é vero che "siamo-donne-oltre-alle-gambe-c'è-di-piú", ma intanto cominciamo a scosciarci che poi vediamo come va:

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