26 maggio 2018

Sei diventata nera come il carbon (peel off)

Dato che alcune amiche mi cominciavano a chiedere con sempre maggior frequenza "Cos'èèèèè? Come mai non ne parliiiiii? Mi fai il post sulla roba nera che toglie tutto?" ho deciso di provare per voi la maschera peel off al CARBONE.


Cominciamo con il dire che se prendete il carbone vegetale in farmacia o al supermercato (quello che non vi fa fare rumori che dovreste dedicare solo alla toilette non solo dentro la toilette, per intenderci), e lo mischiate all'acqua o ad un olio vettore che avete in casa e vi fate una maschera al viso, fate già un sacco di cose positive per il vostro faccino.
Il carbone, infatti, è una sostanza completamente naturale che si ottiene dalla combustione del legname usato spesso in dermatologia contro la pelle impura, mista o grassa. Tutte so già che mi state per dire: "Ma ci hai rotto i cabazizi, come direbbe la mia dada Cristis, per millenni parlandoci dell'argilla verde ventilata e ora ci rompi cambiando colore alle maschere?


Beh diciamo che ho scoperto che l'argilla fa sempre bene, ma che mentre la nostra amica verde ci può seccare troppo la pelle, il carbone no, soprattutto possiamo godere dei suoi benefici durante i cambi di stagione perchè pulisce, disinfetta, ciuccia il sebo in eccesso, restringe i pori e illumina l'incarnato facendovi sembrare appena uscite da una SPA cinque stelle.


L'idea malsana arriva dalle nostre amiche coreane che in fatto di beauty routine danno scopa a tutte e ci scappa pure la Laurea ad Honorem, per aiutare tutte noi a pulire il viso dai sempre-imperituramente-odiati PUNTI NERI.
Chi se li schiaccia non è più mia amica, chi se li spazzola via con dentifricio e spazzolino, nemmeno, dato che poi vi voglio vedere con i capillari rotti quest'inverno alla prima folata di vento...mentre chi cerca di combatterli con pulizia del poro, tonico e maschere purificanti...beh a loro posso anche farle giocare con le mie Barbie.


Il problema più grande è che il commercio ci prende, passatemi il francesismo, per i fondelli, facendoci apparire bio, quello che non solo non ci si avvicina nemmeno lontanamente, ma addirittura quello che ha ingredienti che nemmeno la chimica si fiderebbe ad usare senza guanti e solo per fare l'asfalto e, in alcuni casi, per fare in modo che aderisca alla vostra faccina ci mettono...la colla (leggi ci sono pazze su YOUTUBE che se la fanno con la/il Vynavil solo perchè sperano di fregare il sistema e risparmiare, dopo che questa roba entri nella vostra pelle e vi modifichi il DNA, sticazzi vero? No!).


Quindi davanti al'acquisto di una maschera, questo vale sempre, non fidatevi solo dei consigli della prima studentessa neodiplomata che fa la stagione estiva al Tigotà e leggete bene cosa state acquistando e per che prezzo. Io ne ho comprata una veramente valida, per pelli sensibili, perchè non si può negare che lo strappo che dovete applicare per toglierla da vostro viso, potrebbe rovinare i capillari e farvi anche una ceretta non richiesta. Se proprio non vi fidate e volete farla da sole, al posto della colla vinilica, almeno usate quella di pesce, sì quella che io aborro e a causa della quale io non faccio mai e dico mai le torti bavaresi o i budini, per farvi capire :)


Ecco come faccio io per evitare di diventare una cartina geografica:

1) 5 minuti di vapore su tutto il viso;
2) applicazione di uno strato sottile di maschera, operazione che deve essere fatta con cura fin sotto al mento ma non oltre, ed evitando zona capelli, zona sopracciglia e zona contorno occhi e collo (dove avete la pellicina sottile per capirci);
3) relax per circa 30 minuti;
4) partendo dal basso, sempre, perchè bisogna seguire il flusso sanguigno, cominciare piano piano, non con i modi da ignurantaza della estetista che ti fa la ceretta brasiliana, togliere tutta la pellicola che si sarà formata
5) togliere con una spugnetta imbevuta di acqua calda gli eccessi;
6) tonico e..basta


Vorrei togliervi anche dalla testa la possibilità che quando finirete e vi toglierete la maschera, la pellicola conterrà tutti quei così bianchi schifosi che per farvi acquistare ingrandiscono al microscopio e vi inculcano che vivono in voi, perchè sì pulisce, ma non vedrete, e mi viene da dire, meno male, quell'ammasso di vite aliene che escono dai vostri pori.


Dunque, spero di avervi incuriosita, preparate all'eventuale fregatura e tolto la paura per gli alieni che, ripeto, non usciranno dai vostri pori e non vi occuperanno il salotto o la cucina. Baci bell@

2 maggio 2018

Le piscinere, ossia quando l'uomo si rende...

L'altro giorno ero a casa da mia mamma e tra la nostra Maratona Criminal Minds e un dolce alla panna, abbiamo guardato insieme Matrimonio a Prima Vista Italia. Praticamente gente che si affida alla scienza per trovare l'anima gemella che sposa sull'altare e comincia a conoscere dopo il limone che il messo comunale richiama a gran voce insieme alle famiglie, al grido di "finalmente esci di casa!". Direte...e quindi? Beh diciamo che stavamo guardando l'esperimento sociale cercando di capire chi-non-bomba-con-chi quando il marito di una delle coppie ha chiarito ogni dubbio tirando fuori loro: LE PISCINERE

(Così non date a me e mia mamma delle esagerate)

Dicesi piscinere: ciabatte di gomma di dubbio gusto, con colori di dubbia originalità che nemmeno in piscina dovresti indossare e che invece decidi di utilizzare per accogliere la mogliettina fighettina che torna dal lavoro o per x-occasioni dove trovi che starebbero DA DIO...e poi usano psicologi e sessuologi per capire cosa non vada...

Ammetto di non avere questa grande passione per i piedi degli uomini in generale, quindi capite che faccio fatica anche solo a trovarne il buono, ma comprendo che in estate anche voi abbiate diritto allo scondizolio dei piedi all'aria e al solleone, quindi mi dico...almeno lavorateci un pochino DIODIDIO!


Ma non troppo, che poi pensate di fare moda e mi fate gli aperitivi estivi con questi catamarani ai piedi e l'unico gridolino di piacere che sentirete sarà dai miei nervi che vi urlerebbero, come la mia amica Betty insegna: VE MASTEGO!


Se mi partite con il classicone delle BIRKEN vi posso anche abbracciare.


Se mi sboroneggiate con le HAWAIANAS mi fate Bar della Piscina ma vi voglio bene lo stesso, ma ricordatevi che non è detto che ce le si debba mettere anche al matrimonio della cugina ma esiste sempre il concetto di "occasione d'uso. 


Se mi osate una ciabatta di cuoio, che va di moda chiamare sandalo ma sempre ciabatta rimane ai miei occhi, vi voglio meglio, perchè so che avrete fatto il possibile per farvi incantonare dalle vostre, o non ancora vostre, donne.


Vi prego di non andarmi al limite dell'ortopedico che poi in un attimo mi ci abbinate anche il pinocchietto che, se in tempi non sospetti bocciavo da donna, ca va sans dire, per l'uomo non mi va giù nemmeno con il Brioschi; adoro l'uomo scalzo, addirittura con il mocassino da barca, ma non mi uscite al di fuori del raggio della piscina olimpionica con le piscinere, che so che anche nel loro essere inadeguate, hanno livelli di inadeguatezza che portano sempre di più verso qualcosa di accettabile...ma no, anche se costano UN OJO DE LA CARA non scuseranno la vostra...per dirla delicatamente...INSCOPABILITA'.


Poi voglio dire, se nemmeno loro ce la possono fare e nascondono visibilmente il misfatto...fatti due domande, datti due risposte e per il bene di tutti, abbandonate le piscinere e fatevene non una, ma anche due ragioni!


Attendo riedizioni della Divina Commedia per convincermi ad accettare LE ZAVATTE, nel mentre godetevi il sole dentro di voi, perchè pare che farà il timido anche questo fine settimana...MANNAGGIA ALLA P...ISCINERA!


E...non fate i vaghi, pure questi elicotteri appartengono alla stessa categoria, che cosa pensavate di avermi beccato in fallo? Bell@@@@@@