7 luglio 2019

Plastic free? Proviamoci o di plastica cibiamoci

Problema plastica! Se ne parla tanto, da tanto e pertanto direi che sia ora che questo tanto, anzi troppo, diminuisca DIODIDIO!
Io nel mio piccolo cerco di comportarmi come si deve e di pensare all'ambiente come ad una persona a cui tengo e mi aiutano questi pensieri/domande: buttereste mai in bocca al vostro ragazzo (in condizioni normali non da impanterimento post litigata eh) un mozzicone di sigaretta?
Infilereste mai la testa in una borsa di plastica?
Dareste da mangiare pezzi di plastica alle vostre amate creature pelose?
Spero che la risposta sia sempre stata NO!


Purtroppo, invece, lo facciamo tutti, tutti i i giorni e senza rendercene conto anche perchè non è che i grandi distributori ci aiutino ad evitarlo. Ho cominciato a rendermene sempre più conto, soprattutto da quando cerco di comprare BIO e KM0: tu provi a fare la brava e a comprare meno plastica, poi ci pensano i supermercati a mandare tutto a ramengo dividendo la verdura normodotata da quella BIO mettendola in confezioni di...PLASTICA! Le blogger famose scriverebbero WTF, io invece seguo la mia influencer del cuore, ossia la mia nonna Anna e vi dico: la merda che si ribalta al badile!



MA SIAMO PAZZI?
Ma sarà quello che mangiamo che ci ha tolto quasi completamente il raziocinio?
Sarà il caldo? No no, non diamo la colpa all'estate che l'isola di plastica in mezzo all'Oceano c'era ancora prima che potessimo indossare gli zoccoli per andare al lavoro eh.


Nel mio piccolo mi impegno: oltre ai tentativi più o meno positivi fatti per evitare la plasticazza nei prodotti viso (olio e creme viso in vetro), corpo (olio di cocco in barattolone di vetro), per il ciclo e per il cibo, ho improvvisamente aperto gli occhi e cominciato a far correre il cricetone in testa mentre guardavo un video della mia amata Youtuber Carotilla che con il suo solito candore-apri-occhi mi ha ricordato che quando nei nostri vestitini alla moda leggiamo che la composizione è 100% PL, stiamo praticamente vestendoci con la plastica! SBAM, schiaffone a doppia mano rovesciata sulle palpebre.



Ho agito e ho pensato: "Cerchiamo di darci una regolata, di non fare shopping come hobby e di non comprare al grido di tanto-costa-poco e poi tornerà di moda e poi guarda come mi sta bene e poi uffa in casa ho caldo da Zara fa fresco, ma perchè no compriamolo tanto costa solo poco", perchè come dice la mia adorata Teresa Mannino in futuro faranno anche il bidone dei maglioncini di Zara a €9,90 se continuiamo così...ho deciso quindi di cominciare a guardare opzioni sostenibili per i miei outfit e con questo post vorrei portarvi a diventare modaiole consapevoli! Lo so che sostenibile, organico, lino e cotone costano tanto e, soprattutto, hanno la nomea di farvi diventare gattare "magnatofu"e "bevimatcha"che lavano i vestiti con le noci, ma mi sono ricreduta e cercherò di farvi fare lo stesso:

1) Compriamo consapevoli, anche usato se abbiamo possibilità allettanti nelle nostre città;


2) Compriamo se serve (non solo all'umore);


3) Mettiamoci addosso vestiti che vogliamo indossare e non che non vediamo l'ora di toglierci (ma bramiamo sempre per farceli togliere eh, non è che abbassa la libido lo shopping consapevole, state manz@);

4) Diamo un valore a quello che compriamo, come succedeva una volta: diventiamo compagni di viaggi, di avventure, vediamo un vestito non come vecchio ma come l'amico su cui contare per fare una bella figura o per sentirci a nostro agio e concentrarci su altro di più importante;


5) Compriamo colori facilmente abbinabili e che non passano mai di moda, perchè UDITE UDITE ci sono eccome (nero, bianco, verde oliva, pastello...conoscete?) e non colori caramellaglitterata che metterai per errore in ferie durante una serata allo Schiuma Party, perchè altrimenti vi meno io se pensate che vada bene altrove.


Mi sono informata e anche grazie al lavoro che faccio, quello che mi dà i soldi per pagare l'affitto a Karl che mi dona gentilmente la WIFI da cui scrivo tutte queste perle che trovate nel blog, ho conosciuto realtà veramente emozionanti e che fanno tanto per non usare l'ambiente in maniera becera e che hanno trovato il modo di fare moda a modo, ho approfondito il concetto di RICICLATO SOCIALE e il loro meraviglioso INFINIT DENIM e la CIRCULAR ECONOMY, ossia non è che se ricicliamo siamo tranquilli, perchè spostiamo solo il problema un pochino più avanti, associato anche alla possibilità di far coltivare il COTONE ORGANICO e non sfruttare semplicemente persone e ambiente.


Per lo shopping consapevole, basterà evitare semplicemente il "cariiiiiiiiiiino" e digitare queste semplici parole (se siete online sul box cerca, se siente nei negozi nella vostra mente):                                          
1) TENCEL (o LYOCEL): una droga, non riesco più a mettere altro. Morbidi, leggeri, freschi e non sudi e quando ti alzi dalle sedie del lavoro o del bar, non ti tiri dietro anche tutta la poltroncina in, MANCOAFARLOAPPOSTA, PVC (figurati se riciclato);


2) COTONE: bentornato, ma sai che è da tanto che ti bristrattano e adesso tutti ti cercano e ti vogliono anche ORGANIC?


3) LINO (lo so che non si stira e se lo stiri, si stira, ma non nel senso comune che vi gaserebbe, ma in estate chissene, perchè io faccio fatica a prendere in mano il phon, figuratevi se io posso mai pensare di prendere in mano il ferro da stiro con 43 gradi Celsius suonati);


4) VISCOSA: lo so che non è totalmente naturale perchè la chimica ci deve aiutare a tenerla insieme, però almeno la base di partenza non ci fa puzzare le ascelle e smetteremo di dare la colpa al deodorante che non funziona in estate (siamo tutti d'accordo però che la corretta lista degli ingredienti sia: DOCCIA-DEODORANTE e non deodorante da solo ve?).


Che ne dite di cominciare a combattere questa FAST FASHION che ormai ci uniforma (alzi la mano chi si è trovato ad un matrimonio con lo stesso vestito dai), ci fornisce vestiti con la data di scadenza di un latticino, leggi breve, e sfrutta ambiente e manodopera come se fossero senza limiti e senza fine ma, come tutti sappiamo, così non è.


Fatemi sapere se anche voi vi siete innamorati della sensazione di tranquillità che i tessuti naturali donano al corpo e godetevi i saldi con la coscienza in pace come la sensazione che vi daranno i tessuti naturali sulla pelle.


Un bacio PLASTICFREE che, almeno quello di vero ci deve rimanere eh!

PS: Che vi lasciavo da sole per il primo shopping consapevole e pensanti che non potrete più fare shopping nei negozi che sempre frequentate? Naaaaaaaa

1) Tuta di lino
2) T-shirt di lino non da smandrappona
3) Giacca di lino no non ha le spallone anni '80
4) Tutina lino ciaobaomiao
5) Top 1000 occasioni con mostra di tetta ma non troppo
6) Bermuda sempre a posto e sul pezzo
7) Vestitino lavoro-aperitivo
8) Jeans che si tolgono senza farti la ceretta brasiliana ovunque
9) Maglietta in canetta che ho anch'io e fai figheria con semplicità
10) Minigonna a cui il lino togli l'effetto discotecara e la rende mettibile anche al lavoro (regole dell'ufficio permettendo)