9 novembre 2019

Parola d'ordine: TIMELESS

Sarà la fine dell'estate, sarà la consapevolezza, saranno i valori, sarà che anche l'autunno si è fatto aspettare (Greta salvaci tu che se stiamo ad aspettare i politici ci bruceremo le chiappe nel giro di 20 anni), ma mi sono un attimo fermata nella scrittura perchè dopo l'ultimo post, così nuovo e così fuori dallo stile caciarone e dittatorio, volevo attendere delle reazioni e mi ha sorpreso vedere come le persone attorno a me abbiano cominciato a mettere in pratica i miei consigli...brave ricottin@ mie!


Sapete cos'ho pensato dopo questa boccata d'aria? Che lusso rallentare!
Sapete che il mio capo l'altro giorno mi diceva che, pur non salvando vite perchè lavoro nel mondo della moda (quello etico e costoso però diciamolo), lui quando si alza al mattino entra in apnea e sente che ne esce solo alla sera prima di addormentarsi.
PORCAMERDA, urlerebbe una mia cara amica, che metafora dei nostri tempi che mi ha sbattuto in faccia!


Se ci pensate è vero: alla nostra generazione non è permesso andare piano, esistono sempre gli eccessi, voci gridate, respiri trattenuti, spedizioni il giorno dopo, non esistono no, non esiste aspettare, dobbiamo dimostrare costantemente che ci siamo e spintonare per il nostro momento di gloria che, molto spesso, prende la forma di uno sgangherato e triste SELFIE (speriamo almeno con un sacco di like)...EC FADIGA, direbbe il mio nonnone 89enne!


Ultimamente mi sento sempre più affezionata alle mie cose materiali, ma sapete perchè? Perchè le scelgo con cura e mi do il tempo di chiedermi se mi piacciano davvero e non piacciano solo alla moda. Per me la borsa che contiene tutto, bella, made in Italy, di un colore sempre sulla cresta dell'onda (leggi nero) e che non c'è bisogno di svuotare per gli aperitivi perchè non è da sera, la considero l'amica che non ti tradisce. Sì quella cosa che ti fa stare serena, che ti sta accanto, che non ti fa fare brutta figura, che c'è sempre e che sai che se c'è lei, tutto fila come la Raclette di formaggio fuso al Mercatino di Natale.


Come si fa quindi a non comprare per noia, per curiosità o perchè "VADIMODA" ma a comprare SENZA TEMPO o come va tanto di moda ora definirlo, TIMELESS?


Facile a dirsi, ma meno a farsi, so quante sirene tentatrici che prendono il nome di NEWSLETTER riceviamo ogni giorno e che incitano all'acquisto compulsivo, piuttosto che all'acquisto ponderato, ma sai come dovete guardare quelle insegne luminose stile Las Vegas che popolano la vostra casella di posta elettronica? Come io guardo gli adolescenti e non con le chunky sneakers ai piedi DIODIDIO!


Queste le mie regole e le mie astuzie per comprare qualcosa che duri più di un battito di ciglia (finte) della Ferragni:

1) Comprate forme, colori, tessuti, di cui non pentirvi, di cui non stancarvi, in cui credere e che vi faccia sentire belle e a vostro agio: quante volte le vostre nonne vi dicono esattamente che vestito indossavano quando hanno conosciuto il nonno e voi vi rendete conto che non sapete nemmeno com'eravate vestite al mattino? Vivete i vestiti come un dettaglio da aggiungere alla vostra storia, come un qualcosa che ha un valore e non solo una funzione, viveteli, reinventateli, rimaneggiateli, cercate di provare a ridare loro una seconda vita prima di entrare a far parte della catena di "smontaggio" del mondo civilizzato;




2) Vintage for a cause: questo deve essere il vostro motto! Fate con le amiche scambi di vestiti per farli rivivere e giocare con la fantasia; perdetevi nelle mille opzioni vintage che ci sono in tutte le città e in tanti posticini unici online; pensate ad essere unici non per stravaganza, ma perchè nessun altro potrà mai indossare lo stesso capo, perchè semplicemente non esiste. Godetevi i fuori produzione e dato che è freddo e non avete la vita godereccia stile Ibiza anche in inverno, buttatevi sul DIY (fatevi ben anche un corso va, che non mi fate i maglioncini di lana merinos con 3 maniche);

SE AVETE UN VITINO DA VESPA COSI'
NON POSSIAMO ESSERE AMICHE
NON DITEMI CHE AVETE BUTTATO
VIA I JEANS
ALLA "STEVE URKEL"

3) Cercate brand sostenibili o che operano a filiera corta o certificata o tracciata, così saprete che non state semplicemente sfruttando l'ambiente per coprire i vostri deretani, ma almeno state seguendo il modo giusto di essere al passo coi tempi. State con me che ve ne faccio conoscere 3 che mi sono entrati nel cuore:

a) TWO THIRD: Brand spagnolo che parte dall'idea di prendersi cura il più possibile dei 2/3 di cui è fatto l'Universo, ossia l'acqua, utilizzando solo materiali eco-sostenibili per i loro capi al limite del sartoriale creando, udite udite, solo i capi che vendono non facendo praticamente magazzino ed evitando quindi di sfruttare al grido di "non si sa mai lo comprino anche su Marte" il nostro povero Mondo. I tempi d'attesa sono assolutamente accettabili e riceverete il vostro vestito sentendo di aver acquistato qualcosa creato unicamente per voi e con l'emozione dell'apertura di un pacco il giorno di Natale;

b) BACK TO ECO: Un'altra realtà spagnola (non sono di parte, ma questi spagnoli in termini di sostenibilità spaccano il CHIURLO ai passeri), ma ho avuto la fortuna di conoscere Nuria, una delle due CEO, e mi ha affascinato perchè non c'entra nulla con il mondo della moda, essendo Biotecnologa, ma lavora affinchè la scienza possa rendere il mondo frivolo più sostenibile; adoro l'idea di andare oltre al riciclo e di rendere la moda TIMELESS, puntando al gusto eterno e amo il fatto che lo abbiano fatto con un capo che è il TIMELESS per eccellenza, ossia il jeans, inventando l'INFINIT DENIM!


c) BALZAC PARIS: dopo la Normandia ho scoperto che non ho un problema con i francesi in generale, ma eventualmente con i parigini e con il loro amore per le ostriche, quindi mi sono lasciata conquistare dagli svolazzanti e morbidi tessuti floreali e non di questo brand molto francese (leggi se si fanno il "messy bun" (il concio alla "cazz 'n' go") loro sono bellissime, io sembro appena sopravvissuta ad una minimaratona) ma cazzuto che si permette di fare cose bellissime, ad un prezzo accessibile e con tessuti responsabili (non del declino dell'Universo, ovviamente).




4) Rendete vostre le giuste icone di stile e adattate la moda a voi stesse in base al vostro umore, al vostro fisico, al vostro portafoglio e alla vostra fantasia: se starete bene e a vostro agio con voi stesse, sarete invincibili, perchè avrete sempre più tempo per mostrarvi per quello che siete senza troppi artifici.



Pronte per respirare? Poi ditemi come vi siete trovate.

Un bacio a voi, a Licia-Andrea-Mirko-e-Giuliano perchè qui oggi piove a balus e fate le brave (se serve).

PS: Saluto anche i BeeHIve, ma volevo dirvi che quando parlavo di giuste icone di stile, non intendevo i capelli di Satomi