19 luglio 2016

Cooooo coccocccoco cocccocoooooo...COWASHING!

Co...sa vi tiro fuori eh?
Co...sa vi insegno?
Co...washing.


Sapete che lotto anch'io contro capelli ricci, grassi e fini (ne abbiamo un´altra oppure può bastare così e mi sono già guadagnata di default il Paradiso?) e, soprattutto d´estate tante persone mi chiedono come fare a non "scorticarsi la cute a suon di lavaggi che definire frequenti sarebbe riduttivo). Mi sono documentata e innamorata di questo metodo che sta spopolando in tutto il mondo e deve il suo nome all'unione di tre termini inglesi che suonano così "CONDITIONER ONLY WASHING".


Per chi è diversamente "English-speaker" o per chi è fan del "parlacomemangi", significa che vi dovete lavare i capelli con il balsamo! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, direte voi: il balsamo sta al capello grasso come la flessibilità sta al popolo tedesco insomma...e io vi dico ahhhhhhhhhhhhscoltatemi e farò di voi delle personcine con più capelli spendenti in testa e con più soldi nel portafoglio...basta aggiungere al balsamo lo zucchero di canna.


Ricetta:
- 1 cucchiaio da cucina;
- 1/2 bicchiere di balsamo rigorosamente senza SLES, lontano da paraffina, parabeni e siliconi insomma;
- 1 o 2 cucchiai di zucchero rigorosamente di canna, dipende dal grado di "scrub" che volete fare alla vostra cute;
- ciotola dove "spignattare"

Mischiate tutti gli ingredienti, inumidite la testa con acqua tiepida, prelevate la cremina con le mani e cospargetela su cute e lunghezze e cominciate a massaggiare la cute fino a quando si sentono i granelli di zucchero, proprio come se steste facendo lo shampoo. Massaggiate la cute per circa 5 minuti e risciacquate risciacquate risciacquate risciacquate risciacquate con acqua tiepida o fredda se volete avere un effetto rinvigorente!



Pensate anche in vacanza che comodità, meno prodotti, meno peso, meno schifezze che entrano nel vostro corpo! Un chilo di zucchero di canna ce lo si può permettere, altrimenti nei bar lo zucchero di canna in bustina lo usano solo quelle che vogliono fare della figheria e io che trovo lo zucchero bianco troppo dolce (non mi prendete in giro, sto già iniziando il mio percorso di recupero mentale presso un centro specializzato), quindi potreste prenderle in prestito qualche volta (cambiate almeno bar però, perché potrebbero non prenderla benissimo, soprattutto vedere che prendete la bustina e anziché dolcificare il caffè, ve la mettere in borsa per dire...) e prendetevi un buon balsamo e via a provare un nuovo stile di vita!


Ecco l´immagine sopra rappresenta quello che la mia Fratella Carlotta mi ha detto stamane quando le raccontavo di come sono bella oggi dopo il co-washing, anche se ammetto di non essere diventate riccioluta come Beyoncé, ma almeno su di me il riccio é molto piú definito, meno crespo e piú naturale, non quel'effetto schiuma per capelli asciugati all'aria, idea malsana che ognuna di noi ha avuto in estate almeno una volta, ecco! Dalla nostra conversazione, tolgo le parolacce, ma lascio le sue FAQ:

1) Fratella, ma il balsamo lava?
Sí, ha sicuramente un potere lavante minore dello shampoo, ma lava (sorpresaaaaaa!)

2) Fratella, lo zucchero non appiccica?
No, lo zucchero unito al balsamo diventa una bella cremina che fa lo scrub dolce dolce alla vostra cute e porta via quello che serve e non tutto il ph della vostra testolina come i tensioattivi degli shampoo in commercio, anche se sono BIO-VEGAN-LESSSLES-SLESSLESS-ESOPRALAPANCALACAPRACANTA;


3) Fratella, ma quante volte lo posso usare?
Tutte le volte che volete, sará il vostro capello a chiedere SHAMPOOOOO! Solitamente a me basta uno shampoo alla settimana e faccio Fitboxe, sudo come un camionista sudato (un ciao ai miei ex amori che hanno sopportato tutto questo direte voi!) e mi tocco i capelli neanche dovessi controllare se ci sono ancora in testa, come dire, con frequenza,

4) Fratella, ma io non ho tempo!
Se non siete fan dello spignatto, lo capisco e nemmeno io sono quella che si fa i saponi in casa, ma non é che impegni poi tutto questo tempo rispetto ad uno shampoo normale, anzi, se ci pensate, fate un passaggio in meno! Dato peró che io sono qui per rendervi la vita piú facile, sappiate che quei bei bimboni americanoni che ci fanno sognare le spiagge della California, hanno ovviamente inventato anche i prodotti per il Co-Washing, reperibili al momento solo su AMAZON



5) Fratella io ho i capelli lisci!
A parte che non é vero, tu Carlotta hai i capelli come capita, ma ti voglio bene lo stesso, il co-washing é soprattutto indicato per chi ha capelli "ricci-fini-grassi", ripetete con me SOPRATTUTTOINDICATONONSOLO, quindi non vuol dire che non vada bene per tutti. Basta solo aggiungere alcuni ingredienti alla base suddetta e ognuno avrá la sua miscela, modificabile in ogni momento, in base alle esigenze. 


Io per esempio al balsamo, rigorosamente senza SLES, e allo zucchero di canna, aggiungo 3 goccine di Albero del Té (mi avete chiesto di parlare come mangio...traduzione: il tea-tree) e un pochino di succo di limone, cosí asciuga.

Se si hanno i capelli secchi, aggiungete un cucchiaino di olio di cocco che é una meraviglia soprattutto in estate e i capelli saranno puliti spendenti, lucenti, brillanti ma soprattutto: da da da dang DOMATI.

Se si hanno i capelli molto grassi, scambiate un cucchiaio di zucchero con uno di bicarbonato di sodio, sí avete capito bene, quello per digerire il kebab insomma e avrete un potere pulente molto piú efficace. Non abbiate paura del potere nutriente del balsamo, perché gli shampoo troppo aggressivi e troppo frequenti, in realtá spaventano la vostra cute che per proteggersi, vi sputacchia sebo come se fosse un´arma letale e, fatevelo dire, non siete vincenti sulla carta fin da subito eh. :)


Se si hanno i capelli opachi, aggiungete tea-tree, succo di limone e al posto del bicarbonato mettete l´aceto di mele (se vi piace l´odore che il suo potere brillantante sia con voi e con il vostro spirito, rigorosamente lontano da me che conosco un solo ACETO, quello balsamico, ovviamente).

Se si hanno i capelli sfibrati e indeboliti, allora solo un cucchiaino di zucchero, poi aggiungete 1 cucchiaino di miele, 1 cucchiaino di aloe vera in gel e 1 cucchiaino di olio di karité e mescolate il tutto, coccolate la vostra testolina matta e risciacquate molto accuratamente: il risultato vi sorprenderá!




Voglio sapere come vi trovate con questa nuova diavoleria che vi ho trovato eh!
Intanto venerdí io parto per una settimana di ferie, ma vi sto ugualmente accanto e, se i primi risultati non vi soddisfano, sappiate che perché i capelli si abituino al nuovo regime occorrono fino a 5 settimane ;)



6 luglio 2016

Bisogna imparare a leggere tra le RIGHE

Diciamo che il Ponte di Christo mi ha dato molto piú materiale per il Blog di quello che pensassi e, anche se il coraggio di fotografare e immortalare quei momenti mi é mancato, forse grazie all´effetto inebetente che ha avuto su di me l´esperienza sensoriale del ponte, voglio ricordarne alcune: c'è stato chi si è vestito di giallo, cosí era "en pendant" con il ponte ma in realtá oscillava tra il limone strizzato e Titti; chi si metteva i tacchi per darsi un tono quando invece bisognava solo lasciare i toni, sia alti sia bassi, all´artista che se li meritava tutti; poi c'è stato chi ha deciso di sposare la tendenza dell´estate e optando per il look "marinaretto" mi ha tirato fuori: LE RIGHE!


Beeeeeeelle le righe! 
Mi piacciono taaaaanto le righe! 
Sí, taaaaaaanto belle se uno le sa dosare, le sa indossare, le sa digerire, le sa osare...con parsimonia e con attenzione allo specchio sempre, altrimenti l´effetto che mi fate con un vestito attillato lungo a righe su un corpo che corpicino non é (ossia non siete come questa), mi fa venire voglia di farmi due righe, ma non di vestiario, diciamocelo!


Quest'estate poi la tendenza accontenta tutti e tutte: t-shirt, vestiti, gonne, accessori, camicie, pantaloni...con alcuni accorgimenti, sento che farete la cosa giusta e vi godrete quel clima vacanziero bohemiene e anche una delle poche cose che dei francesi ci piacciono, ossia questo istinto Gauthier che riesce a far respirare tutti con più facilità.


Non ci sono scusanti se sembrate un sacco della biancheria sporca, perchè ce le propongono in tutte le angolature, nemmeno fossimo ad una lezione di geometria: larghe, strette, fini, doppie, singole, distanziate, verticali, orizzontali, oblique, colorate, classiche, romantiche, decise, professionali, ironiche e a zig-zag per dare effetto e volume ai tessuti leggeri. Via alle geometrie e ai giochi: osate, ma guardatevi allo specchio prima di uscire DIODIDIO!


Il consiglio che vi do è quello di prenderci piano piano la mano e di non vestirvi tutte...alla moda. Ossia, va bene che la tendenza grida RIGHE, ma non mettetevi tutto a righe che poi se cadete per terra, la gente potrebbe calpestarvi prendendovi per strisce pedonali.


Io le adoro, mi piacciono tanto e credo che mescolate ad arte, siano sempre un dettaglio particolare, divertente e romantico allo stesso tempo. Dovete vestirvi in giacca e pantaloni per un meeting al lavoro? Mettete sotto alla giacca una t-shirt a righe e vi sentirete già più leggere ma ugualmente professionali.


Fate la vacanze in Scandinavia perchè la prova costume la passiamo il mese del poi e l'anno del mai? Dovete quindi optare per dei normalissimi, invernalissimi outfit "jeans-maglia a maniche lunghe"? Beh se il topwear è a righe, so che tutto prenderà una nuova piega (orizzontale, verticale, obliquo...come sopra, tornate mo su a leggere se vi siete dimenticati la base che vi faccio bocciare all'esame di maturità anche se lo avete già sostenuto eh)!


Siate semplici fino a quando non vi sentirete sicure di poter osare senza rischiare il mio saluto. Abbinatele inizialmente alla tinta unita, anche ad un colore carico, divertente, sognante, estivo, insomma ridete e godetevela, ma se non trovate un senso, non mi mischiate fiori e righe solo perchè lo avete visto su Pinterest e si sa...fa moda!


Abbinatelo al bianco, al rosso e al cuoio come se non bastassero i giorni del calendario perchè è sempre un'ottima idea per far girare la testa agli ometti, non solo per i 35 gradi che aleggiano nella soleggiata vallata bolzanina.

Veleggiate in barca a vela, o sul pattino o sul pedalone se fate le ferie in Romagna, con una bella t-shirt a righe e il vostro culotto in bella vista oppure con il costume intero a righe per fare rabbia ai tedeschi che ci hanno battuto agli europei e per punizione guarderanno le nostre grazie dalla Croazia.


Se è brutto tempo, fateli soffrire ugualmente, maglione di cotone a maniche lunghe e short a righe che farà loro rimpiangere di non aver sbagliato tanti rigori come noi.

 

Fate vostra questa tendenza senza tempo, un classico d'altri tempi che ci fa sembrare tutte più signorinelle pallide e snelle, quel gusto retrò rivisitato che piace a tutti "ai belli, ai brutti e a quelli che fanno tipo" come urlava stamattina su RMC il DJ probabilmente con indosso delle righe sbagliate, perchè era troppo carico per le 8 del mattino.

Un'abbracciatona