Io le amo proprio.
Vivrei in gonna (rigorosamente senza calze, almeno che non ci siano 5 gradi, non litighiamo di nuovo sulla questione calze color carne eh).
Sono da sempre l'incubo di mia madre che fin da piccola si è sempre domandata da chi avessi preso, dato che le gonne che appartengono al suo armadio credo che le siano state regalate.
Che vi posso dire, io sto comoda, con le coscette di pollo al vento e da sempre, insieme ai vestitini, sono il mio abbigliamento da viaggio per antonomasia (non ho bevuto e non mi sono fatta acidi, se non della frutta, ma ho appena letto i post di Salvini su come non sappia usare i congiuntivi e mi dovevo tirare su il morale grammaticale).
Direi, però, che il pensiero sulla gonna è abbracciato anche da altri, dato che ci stanno, come dicono ad Oxford, sassando la michia con le gonne da un pochino di stagioni, ma abbiamo una prezzemolina che mette tutti d'accordo, lei e il suo retrogusto romantico ed elegante, ma sempre più metropolitano, che sta bene a tutti e che sia che ci sia il vento caldo sia che ci sorprenda la tormenta di neve, ci vuole bene a tutte: la gonna PLISSE'.
Esiste dai tempi dei tempi, precisamente dagli inizi del '900 quando un genio spagnolo si inventò questa lavorazione, quindi, anche in questo caso, gli addetti alla moda non hanno inventato nulla, ma per il prossimo inverno si è svestita della sua aura PISSERA da fighettina anni '50 bon ton, per correre incontro a perdifiato verso la stronzaggine assoluta del maglionazzo di lana o del chiodo dark. Password accettata all'unanimità: OSARE
Non potete dire che vi stia male, perchè non è unica nella sua unicità.
Ne esistono di varie forme, modelli, lunghezze, forgie, fantasie, colori, grandezza del plissè, tessuti e su e giù di fianco e di lato eeeehhhh MACARENA ah ahn.
Leggete bene, prima del tormentone estivo anni '90 la parola chiave è...dai vi aiuto io: TESSUTO!
Giocateci, non abbiate timore, sognate con le proposte che ci sono e fate vostre tutte le versioni che vi faranno sentire delle dee d'altri tempi. Mettete la gonna midi in lana colorata con un maglioncino dolcevita; lasciatevi andare con la gonna lunga abbinata ad maglione di lana grossa; osate la versione in pelle con maglione di lana corto; scatenatevi con il tessuto leggero da unire a calza termica e anfibio; osate con i colori e le fantasie e non abbiate paura di essere voi stesse o quello che vi piacerebbe essere.
Ci servono solo pochi accorgimenti:
- CORTO: mettiamoci d'accordo subito, non esiste il girotopa eh, che mi sembrate delle cheerleader sgraziate in cerca di fringuelli DIODIDIO! Nel caso della gonna plissettata, corto significa al ginocchio, perfetta per chi ama il "vestirsi a modino" e per chi ha il fianchetto che spinge, perchè solitamente voi stronzette avete anche il vitino da vespa e quindi strizzate la vita e lasciate liberi cosciotti e fianchi che danzeranno nella gonna senza essere messi in evidenza;
- MIDI: dipende da quanto siete alte, ma se siete normodotate, allora è quella che vi arriva sotto al ginocchio. Questa è la mia preferita, soprattutto sdrammatizzata dalle sneakers o resa elegante da una clutch strutturata, il tutto reso svogliato da uno chignon (che nel mio caso non viene mai e mi guardo rapita le foto di Charlotte Casiraghi che come si "inprincipessa" i capelli lei non ci riesce nessuno) e maximaglia;
- MAXI: leggi gonna lunga e leggi anche noooooo se sei meno di 1.50 m, che mi sembrate cascate dentro all'armadio durante il cambio di stagione.
-COLORI: divertitevi, sbizzarritevi, ma non mi costringete a scrivere un post sul fluo, sul color argento che se troppo lucido mi sembra l'unto contenitore del pollo allo spiedo e non mi fate le modaiole consapevoli se non vi chiamate Olivia Palermo buttandovi su qualcosa che richiederebbe il porto d'armi.
Spero di avervi dato la carica per affrontare l'inverno osando pur restando calde (in tutti i sensi) e che stiate già provando nei camerini dei negozi la gonna plissè che vi farà fare un "un due tre pliè" davanti alla vostra immagine riflessa nello specchio.
Un bacio d'amore serio, alla prossima e...