10 maggio 2017

STIVALI DA PIOGGIA: se non puoi combattere il tempo, fattelo amico

Scusate, ma questo MAGGEMBRE, come ho sentito che lo definivano alla radio, è tutta colpa mia: per la prima volta da quando sono nata, e mi compro i vestiti da sola, avevo trovato le scarpe primaverili che mi piacessero e quindi...PIOGGIA!


Non mi odiate però, daiiii. Se vi dico che avevo già fatto il cambio dell'armadio e vivendo in un bilocale che è bilo solo perchè l'architetto ha le palle quadre ma non i metri quadrati, avevo già portato a casa da mia mamma tutte le cose calde perchè tanto avevo deciso che ci si scosciava, mi volete di nuovo bene?


Che poi, non sai come vestirti, perchè non è sempre così freddo, ma è quel clima schifido che quasi tutti odiano ed è solitamente uno dei motivi per cui non trasferirsi a Londra; con quella pioggia ballerina che alterna 7 a 23 gradi e tu a pranzo che vedi le nuvole abbandonare le montagne e vedi il cielo azzurro e gli arrampicatori sulle rocce, ti allenti, non dico togli, la pashimina di stagione e...tac: raffreddore, cagotto, tonsillite, mal di gola, febbre e, come diceva il grande TZN, anche case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale...


Allora ho pensato: dato che non possiamo combattere il tempo e chiedere alla Primavera di smetterla di farsi l'Autunno e che si sposi piuttosto con l'Estate, a noi bei donnini non resta altro che giocare con la moda e rendere quindi un capo d'abbigliamento storico, ma che abbiamo sempre e solo accettato ai piedi del nostro nonnone perchè ci pesca i gamberi di fiume, e valutare l'acquisto di...stivali da pioggia.



Stivali da piggia o, come li chiamano nella TV trash, i RAIN BOOTS!
Anche se non è che si diventi più figa solo perchè lo si dice in inglese, perchè alla fine un paio di barche di gomma rimangono, comunque ne vedo di tutti i colori, forme, tacchi (li ho visti, gialli e con il tacco che per me era un 7 buono, ero in macchina e aprire il finestrino e urlare: "Gioia, scusa, altezza tacco?" mi sembrava poco bolzanino, quindi fidatevi del mio occhio), marche, tipologie e altezze.


A me piacciono, non li ho ancora comprati perchè alla fine vado in ufficio in macchina e quando piove non mi esalta camminare per la città perchè amo poco l'ombrello e non lo so usare in bici (ah prendetemi pure in giro, ma l'ultima volta che ci ho provato, mi si è aperto in faccia con una folata di vento e stavo per finire sul marciapiedi, ma sono ancora qui che scrivo cavolate, quindi potete stare serene)...ma sono tentata.


Mi piace un sacco anche pensare agli outfit giusti per abbinare gli stivali da pioggia ed evitare l'effetto Sampei: può essere cardigan lungo, leggings, sciarpa e berretto; può essere gonna di jeans, maglia di viscosa, gilet; può essere jeans, camicia a quadri, maglione di cotone e sciarpa, può essere salopette, maglia leggera e bomber...può essere quello che volete e quello che più vi piace, purchè non usciate dalla sottile linea del decoro.


Non voglio quindi vedervi in giro con stivali simil rane verdi, con tante piccole scimmie attaccate come ponpon, o glitterati fucsia con la suola glitterata viola che vi do tante di quelle...glitterate che le vedrete eccome le stelline dei glitter, ma vorrei che non vi dimenticaste che siete mie lettrici DIODIDIO.


Provate, giocate con i colori, giocate con la fantasia, buttatevi nelle pozzanghere, sognate guardando l'arcobaleno e ridete, sempre, tanto, forte, oltre...a tutto.

Baci gocciolanti pupe e se siete belle così, mettetevi quello che volete:


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