Questo post mi piacerebbe che diventasse una rubrica di SOS AIUTIMI, come diceva Checco Zalone, davanti ai problemi di vestiario della vita quotidiana.
Sara è una bellissima donna altoatesina, una ricercatrice che ama le Dolomiti a tal punto dal difenderle dal turismo di massa e le cura contro lo sfruttamento becero di coloro che pensano prevalentemente a goderne e basta, che vive la vita con un sorrisone costante e non disdegna, anzi, la gonna.
Gonna plissè, che sta bene a talmente poche persone che basta che ve la proviate per capire perchè sì o perchè no, gonne a ruota, gonne corte, gonne midi, gonne anni '50...insomma penso di poter contare sulla punta delle dita le volte che Sara è stata incrociata da me in Piazza Erbe con i pantaloni e credo fosse vestita così:
Ha un amore sviscerato per una scarpa che io e lei chiamiamo SIMILCONVERSE, che non sono altro che le storiche Converse rivisitate in chiave vintage e a cui ho concesso, solo a lei, che le abbia anche comprate con un pochino di zeppa. Solo per il suo stile le può indossare, ma attenzione tocca saperle sdrammatizzare per non sembrare assolutamente un SCUSA MA NON ME LA SENTO TANTO.
In questo periodo ballerino, in cui vi ho proposto scarpe primaverili e scarpe da pioggia, Sara lancia l'allarme sulla mia pagina Facebook che risuonava esattamente così:
Io sono solitamente contro allo stivale in estate, ma in questa stagione, direi che possiamo concedercelo, purchè abbia un colore accettabile e non particolarmente invernale e che sia più uno ankle boots piuttosto che uno stivale lungo che fa tanto "inverno nella steppa".
Per come si veste Sara e per salvaguardare i suoi gambini, sconsiglio sempre le vostre amate ballerine, ma se ci si mette un tocco maschile, un pochino di suola e le facciamo diventare francesine, io ci sto e secondo me potreste trovarne delle bellissime anche vintage!
Le sneakers, io le accetto solo se la gonna è lunga e affusolata e se ve la potete permettere e l'effetto è "mi sono messa la prima cosa che avevo nell'armadio ma sono una topolona da sbarco quindi sono gnocca uguale" oppure se sapete giocare, come Sara, con i, facilissimi da confondere con il Carnevale, anni '50:
Io adorerei vedere Sara con un pochino di tacco, che mia mamma chiamerebbe a rocchetto, con una scarpa vintage e per sopportare il fresco del mattino bolzanino, le appoggerei delle belle calze vintage o un calzino corto...un pò così:
Spero di avervi fatto sorridere, perchè sapete che siamo tutte nella stessa barca e che abbiate voglia di chiedermi e di scrivermi come fareste con l'amica del cuore sincera.
Un abbraccio e la prossima volta, giocherà con noi la frangia boscosa di Paola.
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